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Guinea Bissau
Capitale: Bissau
Superficie (km²): 36.125 Km2
Popolazione: 1.5 milioni (2011) 2 milioni (2025)
PIL: 1 miliardo $
PIL/pro-capite: $ 575,6
Settori economici: agricoltura (coltivazione di anacardi)
Religioni: Religioni indigene (50%); Musulmana (45%); Cristiana (5%)
Lingue ufficiali: portoghese
Moneta: Franco CFA
Fuso orario : -1h rispetto all'Italia; -2h quando in Italia vige l'ora legale
Il Paese è un membro del WTO dal 31 maggio 1995.
La Guinea - Bissau è uno dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) che sono collegati all'Unione europea da un accordo di partenariato firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 ed entrato in vigore nel 2003. L'accordo prevede, in particolare, la creazione di accordi di partenariato economico (APE) che l'UE sta negoziando con sette regioni in Africa, nei Caraibi e nel Pacifico. La Guinea-Bissau appartiene al gruppo dell'Africa occidentale. Solo due paesi di questo gruppo hanno concluso accordi con l'UE, ovvero la Costa d'Avorio e il Ghana.
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'APE tra l'UE e i paesi dell'Africa occidentale è disponibile sul sito web della Commissione Europea–DG Commercio.
La Guinea-Bissau è uno dei paesi meno sviluppati. In quanto tale, beneficia del programma "Tutto tranne le armi" dell'UE, che consente di esportare nell'UE senza dazi doganali o contingenti.
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e la Guinea-Bissau è disponibile sul sito web dell'Azione esterna dell’UE.
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'APE tra l'UE e i paesi dell'Africa occidentale è disponibile sul sito web della Commissione Europea–DG Commercio.
La Guinea-Bissau è uno dei paesi meno sviluppati. In quanto tale, beneficia del programma "Tutto tranne le armi" dell'UE, che consente di esportare nell'UE senza dazi doganali o contingenti.
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e la Guinea-Bissau è disponibile sul sito web dell'Azione esterna dell’UE.
La politica di importazione della Guinea Bissau è relativamente aperta. Lo sdoganamento può ancora richiedere tempo.
La Guinea Bissau è soggetta alle sanzioni imposte dall'UE.
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione della Guinea-Bissau devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
a) Fattura commerciale
Deve essere presentata in tre esemplari (un originale e due copie) e deve riportare le diciture abituali. E' importante che questo documento sia redatto, preferibilmente, in lingua portoghese.
b) Documento EUR.1
Sebbene la Guinea-Bissau non consenta un regime doganale preferenziale ai prodotti originari dell’UE, i servizi doganali possono richiedere un documento EUR1 al momento dell’importazione di questi prodotti e, in particolare “quando questi sono incorporati nella fabbricazione di un prodotto locale e riesportato verso l’UE”
Le spedizioni di importo inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore accreditato possono dar luogo alla redazione di una dichiarazione come per l’EUR1,“quando questi sono incorporati nella fabbricazione di un prodotto locale e riesportato verso l’UE”, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva i prodotti che la concernono in modo sufficientemente dettagliato per essere identificati.
La dichiarazione è la seguente:
“L'esportatore dei prodotti coperti dal seguente documento (autorizzazione doganale n°...) dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, questi prodotti hanno origine preferenziale...(indicazione dell'origine dei prodotti)'
'Luogo e data.....'
'Firma dell'esportatore e indicazione, chiara e per esteso, del firmatario'
Le regole relative ai certificati di origine sono illustrate nell'Allegato X
c) certificato di origine
Per i prodotti di origine comunitaria che non possono beneficiare de documento EUR1 e per le merci non comunitarie, è necessario un certificato di origine che dovrà essere stabilito sul formulario comunitario.
Le regole relative all’emissione e impiego dei certificati di origine sono descritte nell'Allegato XI.
d) Certificato fitosanitario
Per la frutta, la verdura, le sementi e altri vegetali. (1)
e) Certificato sanitario
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc). (2)
f) Certificato o attestato di vendita libera per i cosmetici
Non richiesto.
Da sapere: i documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere legalizzati in anticipo.
TRASPORTO E IMBALLAGGIO
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
c ) Assicurazione trasporto
Non richiesta
d) Distinta di carico elettronica
Questo documento è obbligatorio per le spedizioni marittime.
e) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi siano specifiche richieste in merito è raccomandato l'uso di imballaggi sani.
Si consiglia, tuttavia, prima della spedizione contattare il servizio fitosanitario regionale.
Per ulteriori informazioni consultare il sito https://www.ippc.int/countries/guinea-bissau
VISTI E PASSAPORTO
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno tre mesi al momento dell’arrivo nel Paese. Per le eventuali modifiche a tale norma si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto d’ingresso: necessario, da richiedere presso le competenti Autorità diplomatico/consolari straniere in Italia. Non è possibile ottenere il visto direttamente all’arrivo nel Paese, mentre è possibile ottenerlo in un Paese di transito, come ad esempio in Senegal (presso la locale Rappresentanza diplomatica della Guinea Bissau, o presso l’aeroporto di Dakar), o anche presso la pur rischiosa frontiera con la regione del Casamance. Si consiglia, ad ogni buon fine, di assumere informazioni in merito prima della partenza. Il visto turistico ha solitamente la durata di un mese; è possibile ottenere un’estensione dello stesso presso l'Ufficio Immigrazione a Bissau. Presso lo stesso Ufficio il visto turistico può essere anche convertito in permesso di residenza, dietro presentazione di un contratto di lavoro oppure di altri documenti che ne certifichino la ragione della richiesta.
Visto d’ingresso: necessario, da richiedere presso le competenti Autorità diplomatico/consolari straniere in Italia. Non è possibile ottenere il visto direttamente all’arrivo nel Paese, mentre è possibile ottenerlo in un Paese di transito, come ad esempio in Senegal (presso la locale Rappresentanza diplomatica della Guinea Bissau, o presso l’aeroporto di Dakar), o anche presso la pur rischiosa frontiera con la regione del Casamance. Si consiglia, ad ogni buon fine, di assumere informazioni in merito prima della partenza. Il visto turistico ha solitamente la durata di un mese; è possibile ottenere un’estensione dello stesso presso l'Ufficio Immigrazione a Bissau. Presso lo stesso Ufficio il visto turistico può essere anche convertito in permesso di residenza, dietro presentazione di un contratto di lavoro oppure di altri documenti che ne certifichino la ragione della richiesta.
SPEDIZIONE TEMPORANEA
Carnet ATA: Il paese NON aderisce alla convenzione ATA
Le esportazioni temporanee si fanno secondo le procedure della normativa comune attraverso un agente. Si suggerisce comunque di informarsi presso la propria Camera di Commercio.
Si suggerisce comunque di informarsi presso la propria Camera di Commercio.
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
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