Il Pakistan fa parte della
SAARC (Associazione dell'Asia meridionale per la cooperazione regionale), che promuove la cooperazione tra i suoi membri in molteplici settori. Uno dei suoi principali obiettivi è la creazione di una Unione economica dell'Asia meridionale entro il 2020. La creazione di una zona di libero scambio nell'Asia meridionale (SAFTA: Accordo sulla South Asian zona di libero scambio) è uno degli elementi. Entrato in vigore nel 2006, prevede l'abolizione dei dazi doganali tra i suoi membri entro il 2015.
Gli obiettivi generali della politica commerciale del Pakistan rimane l'istituzione di un regime commerciale orientato verso l'esterno, ampliando l'accesso al mercato delle esportazioni ed una maggiore integrazione nell'economia globale. Il paese cerca di raggiungere questi obiettivi attraverso iniziative unilaterali, multilaterali e sempre più, regionali e bilaterali.
Il Paese e l’UE sono legati da accordi di cooperazione rinnovabili che riguardano il commercio, la sicurezza, i diritti umani ecc..
Lo stato dei negoziati / conclusioni di accordi tra l'UE e il Pakistan può essere trovato sul sito della commissione europea DG Commercio (
Commission européenne – DG trade).
Questo paese e l'Unione europea sono legate da accordi di cooperazione che si rinnovano e che riguardano il commercio, la sicurezza, i diritti umani, ecc. Vedi il sito web del
Servizio di azione esterna dell'UE.
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente dematerializzato), tradizionalmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni con destinazione Pakistan devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati.
a) Fattura commerciale
Deve essere redatta in inglese e stabilita in due o tre esemplari, deve riportare sia una dichiarazione relativa all`autenticità dei prezzi, sia una dichiarazione che certifichi l’origine delle merci.
b) Certificato di origine
Su richiesta del cliente, deve essere stabilito sul modello comunitario.
I certificati d’origine sono richiesti solo se le merci importate hanno bisogno di ulteriori lavorazioni in Pakistan.
Le regole relative all`emissione ed utilizzazione dei certificati di origine sono precisate nell’
Allegato XI.
c) Certificato fitosanitario (1)
E’ richiesto per la frutta, i legumi, le sementi ed altri vegetali. E’ rilasciato dall’ufficio fitosanitario delle regioni di appartenenza.
d) Certificato sanitario (2)
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.).
e) Certificato Halal (3)
In caso di esportazione di carne, sarà richiesto un certificato Halal.
f) Certificato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto.
Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere legalizzati in anticipo.
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
c) Assicurazione trasporto
Non vi è alcun obbligo di assicurazione locale, vale a dire l'obbligo di garantire il trasporto internazionale di merci in Pakistan.
d) Trattamento degli imballaggi in legno
e) Etichettatura
Il Pakistan non possiede sistemi uniformi o universali per l’etichettatura o l’apposizione di marchi sui prodotti. Specifiche industrie o settori industriali sono soggette a regolamenti emanati da enti specifici.
In generale, l’etichettatura, in inglese ed urdu, è richiesta su tutti i prodotti destinati al consumo finale. Le etichette devono riportare informazioni per l’identificazione del prodotto, del fabbricante e delle ordinarie comunicazioni sulla qualità. Inoltre, molti prodotti alimentari devono riportare informazioni igieniche o sugli ingredienti impiegati.
Alcuni prodotti devono essere chiaramente marchiati, stampati o etichettati in modo da indicare il paese d’origine.
SPEDIZIONE TEMPORANEA
Carnet ATA
Dal 1° ottobre 2007, il Carnet ATA è entrato in vigore in Pakistan.
Da questa data è possibile esportare in Pakistan secondo la procedura del Carnet ATA che consente l`esportazione temporanea di:
- merci destinate a essere presentate in Fiere, esposizioni ed altre manifestazioni similari;
- materiali e strumenti professionali.
Il Carnet ATA non è utilizzabile per le spedizioni postali, per il transito e per le merci non accompagnate.
PASSAPORTO E VISTI
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto di ingresso: obbligatorio. Al riguardo è preferibile rivolgersi direttamente agli uffici diplomatico/consolari del Paese presenti in Italia.
Visto Affari Documenti necessari
- Passaporto originale + fotocopia con validità minima di 6 mesi con due pagine libere attigue,
- 2 foto,
- modulo
- lettera di richiesta visto della ditta italiana dettagliata e scritta in inglese,
- lettera di invito dettagliata dal Pakistan,
- raccomandation letter da parte della Camera di Commercio pakistana;
- prenotazione volo,
- conferma alberghiera dal Pakistan
- estratto conto personale o societario degli ultimi 3 mesi
Tariffe: Singolo € 50,00 Multiplo € 100,00
Tempi di rilascio: 2 settimane
Visto Turistico Documenti necessari
- Passaporto originale + fotocopia con validità minima di 6 mesi con due pagine libere attigue,
- 2 foto,
- 1 modulo più prenotazione alberghiera trasmessa via fax direttamente al Consolato e per conoscenza al richiedente,
- prenotazione volo,
- estratto conto bancario personale
Tariffe: Singolo € 50,00 Multiplo € 100,00
Tempi di rilascio: 2 settimane
AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
Ambasciata del Pakistan e Sezione Consolare
Via della Camilluccia, 682 - 00135 Roma
Tel +39 06 3630 1775 / 329 4836; Fax +39 06 3630 1936 / 3630 4736
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AMBASCIATE E CONSOLATI IN PAKISTAN
Ambasciata d'Italia
Street 17, Diplomatic Enclave - G5, Islamabad
P.O. Box N.1008
Tel. + 92 51 2833183 - 2833184 - 2833185/6/7
Fax + 92 51 2833179
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Consolato Generale a Karachi
85 Main Clifton Karachi – 75600
Tel: +92-21 35870031
Fax: +92-21 35870134 / 35870931
Cellulare d'emergenza: +92-300 8244864
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ICE-AGENZIA
Trade Section of The Consulate General of Italy
85, Old Clifton Road
75600 (SHARAN-E-IRAN) KARACHI
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel: +9221 35824971 /2 /3; Fax: +9221 35824974
CAMERE DI COMMERCIO
MINISTERI
ISTITUTI, ENTI, AGENZIE NAZIONALI
TRASPORTI
ORGANISMI INTERNAZIONALI
PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai
Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
(3) La certificazione halal è rilasciata da Halal Italia. Il 30 giugno 2010 il Ministero della salute, con il Ministero degli affari esteri, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha, infatti, sottoscritto la Convenzione interministeriale a sostegno dell'iniziativa Halal Italia, con l'obiettivo di promuovere la certificazione volontaria di qualità per le aziende italiane, che attesta la conformità alle prescrizioni religiose islamiche per i prodotti agro-alimentari, cosmetici e farmaceutici sotto il controllo del Comitato etico di certificazione halal della COREIS Italiana (Comunità Religiosa Islamica). La certificazione Halal Italia, che non sostituisce il previsto certificato sanitario, accompagna le carni che dall'Italia vanno all'estero.