La Colombia fa parte della Comunità andina delle nazioni (
CAN) che comprende anche Bolivia, Ecuador e Perù. Inoltre, fa parte dell’Associazione latino-americana di integrazione
ALADI.
La Colombia ha sottoscritto numerosi accordi commerciali con i paesi vicini.
Il presidente Sanos si è impegnato ad investire maggiormente nelle politiche di integrazione regionale ed in particolare nell’
UNASUR (Unione delle nazioni sud-americane) e nell’
OAS (Organizzazione degli Stati americani).
La Colombia cerca di migliorare le sue relazioni con il Venezuela e l’Ecuador e sviluppare le relazioni con la regione Asia Pacifico (Alleanza del Pacifico lanciata nell’aprile 2011 a Lima dalla Colombia, il Peru, il Cile e il Messico). Inoltre, si è candidata ad aderire all’APEC (Cooperazione economica per l’Asia-Pacifico)
La Colombia fa parte del Gruppo di Rio - costituito da 19 paesi dell’America Latina che beneficia di un forum di dialogo con l’Unione Europea.
L’UE e la comunità andina dovevano negoziare un accordo di associazione ma delle divergenze con l’Equador e la Bolivia hanno impedito le negoziazioni. E’ quindi con la Colombia da un lato e con il Perù dall’altro, che sono state intraprese delle negoziazioni. Siglati nel 2011, questi due accordi sono ormai in vigore.
Circa la Colombia, la parte commerciale dell’accordo viene applicata, in modo provvisorio (nell’attesa dell’insieme delle ratifiche), dal primo agosto 2013.
Questo accordo prevede non soltanto la riduzione dei diritti doganali ma anche la soppressione progressiva degli ostacoli non tariffari (regolamenti tecnici, controllo della conformità ecc.), che dovrebbe facilitare le esportazioni europee di farmaci, dispositivi medici, automobili ecc.
Per aver un quadro del contenuto dell’accordo consultare il riassunto presentato nel sito
Europa, dove è inoltre possibile accedere all’accordo integrale.
SISTEMA DOGANALE
Sistema Doganale Andino, applicato nei Paesi della Comunità Andina di Nazioni (CAN). Per le importazioni provenienti dall’Italia si applica la Tariffa Esterna Comune del 5% per materie prime e beni strumentali non reperibili localmente, del 10% per materie prime reperibili in loco e beni strumentali prodotti nel Paese, del 15% per i beni di consumo e prodotti alimentari, del 20% nel caso di prodotti deperibili e del 35% per autovetture con capacità fino a un massimo di 16 passeggeri. Al momento dello sdoganamento, è necessario versare l’IVA (16%), calcolata sul valore CIF della merce aumentata del relativo dazio.
La Colombia ha semplificato le procedure doganali e amministrative istituendo uno sportello unico per le importazioni e le esportazioni, come anche un sistema di analisi dei rischi che ha consentito di ridurre la frequenza delle ispezioni. Il paese ha sensibilmente ridotto le misure di protezione doganale e ha deciso la riduzione nel 2011 dei dazi applicati ad un grande numero di prodotti. A riguardo delle misure non tariffarie, la Colombia continua ad interdire l’importazione di alcuni prodotti per motivi legati alla sanità pubblica o alla moralità, o per proteggere l’ambiente, la sicurezza nazionale e per rispettare gli impegni stipulati con gli accordi internazionali. Il paese applica un sistema di licenze automatiche (“libera importazione”) e un sistema di licenze non automatiche (“licenza precedente”).
TRASPORTI
Esiste una piano globale di sviluppo del litorale che distingue otto zone portuarie principali: Barranquilla, Buenaventura, Cartagena, Santa Marta, golfo di Morrosquillo, la Guajira, îsola San Andrés e Tumaco e il golfo di Urabá. Lo Stato è proprietario di cinque porti principali. Il traffico portuario è in crescita costante e dal 2007 al 2010 ha mobilitato circa 500 milioni di tonnellate di merci, pari al 94% del commercio estero. Il trasporto in massa rappresenta l’80% del traffico generale di merci, per oltre la metà costituito dal carbone e per un quarto dal petrolio e derivati. Undici società nazionali e 15 internazionali assicurano oggi i servizi di trasporto merci: le società di trasporto passeggeri assorbono il 45% delle merci nazionali e il 14% delle internazionali. Avianca rimane la compagnia più importante per il trasporto nazionale ed internazionale di passeggeri e merci e detiene con la sua filiale Tampa il 32% del mercato internazionale merci. La Colombia ha 581 aeroporti, di cui 11 sono internazionali, mentre quello di Bogotà gestisce la maggioranza del traffico passeggeri e merci nazionale ed internazionale del paese.
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni destinate alla Colombia, devono essere accompagnate dai documenti di seguito illustrati.
a) Fattura commerciale (1)
Prodotta in quattro esemplari, deve essere redatta preferibilmente in lingua spagnola e riportare le seguenti indicazioni;
- il valore o il controvalore delle merci in USD;
- il numero del "registro de importacion" (certificato di registrazione dell'importazione) trasmesso all'esportatore dal destinatario colombiano;
- e la seguente dichiarazione : "Certificamos bajo juramento que los precios de esta factura son los que cargamos al cliente y que la mercancía que ella se refiere es originaria de ... . En fé de lo expuesto, firmamos la presente declaración en ... " (data e firma).
b) Certificato di origine
Richiesto principalmente per i prodotti alimentari.
Redatto sul formulario comunitario, deve essere vistato dalla Camera di commercio di competenza.
Le regole relative all`emissione e impiego dei certificati di origine sono precisate nell’
Allegato XI.
c) Documento EUR.1
per permettere ai destinatari delle merci di beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti dell’Unione europea, si consiglia presentare un certificato EUR1 che servirà a destinazione da giustificativo dell’origine.
Le spedizioni, di importo inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore abilitato possono dar luogo alla redazione di una dichiarazione
Quest’ultima deve essere fatta su una fattura, un buono di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in questione, in modo sufficientemente dettagliato per poterli identificare.
La dichiarazione è la seguente:
“L`esportatore dei prodotti coperti dal seguente documento (autorizzazione doganale n°...) (2) dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, i prodotti hanno origine preferenziale....(indicare l`origine dei prodotti)”. (3)
.......(luogo e data)
.......(firma dell`esportatore e indicazione, per esteso, del nome del firmatario).
d) Certificato sanitario (4)
Necessario per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc)
e) Certificato fitosanitario (5)
Per la frutta i legumi, le sementi e altri vegetali.
f) Certificato o attestato di libera vendita per i cosmetici (6)
Il documento attesta che il prodotto è conforme al Reg. CE 1223/2009 relativo ai prodotti cosmetici e che è in libera vendita in Italia così come in tutti i paesi UE.
A seguito della presentazione del Certificato di libera vendita è possibile ottenere la Registrazione del prodotto cosmetico in Colombia.
Da sapere: La Colombia ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 (7)
TRASPORTO E IMBALLAGGIO
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono la polizza di carico marittima, la lettera di trasporto aereo LTA o AWB, la lettera di vettura internazionale CMR e la lettera di vettura ferroviaria CIM.
b) Lista dei colli
Tale lista riepiloga tutte le merci esportate e precisa i volumi, il numero dei colli, delle casse, dei contenitori come anche la quantità esatta delle merci.
c) Assicurazione trasporto
Non obbligatoria
e) Trattamento degli imballaggi in legno
A partire dal 15 settembre 2005, gli imballaggi in legno destinati in Colombia dovranno essere trattati e marcati secondo le norme ISPM-15 FAO.
SPEDIZIONE TEMPORANEA
Il Paese non aderisce alla convenzione ATA. Le esportazioni temporanee vengono fatte secondo le procedure del diritto comune.
ISPEZIONI DELLE MERCI (8)
I prodotti spediti in Colombia potrebbero necessitare di un certificato di conformità secondo le norme colombiane emanate dalle autorità locali.
Generalmente la Colombia riprende le norme tecniche di stampo americano o europeo.
PASSAPORTO E VISTI
Passaporto: necessario, in corso di validità. Si raccomanda che la data di scadenza del passaporto non sia inferiore ai tre mesi dalla data di entrata in Colombia. Le autorita’colombiane non ammettono viaggiatori con libretto del passaporto deteriorato.
Biglietto di ritorno: Necessario, viene richiesto anche dalle compagnie aeree al momento della partenza dall’Italia. Si raccomanda di portare una versione cartacea del biglietto di ogni viaggiatore per evitare il diniego di imbarcare al momento della partenza. Per i viaggiatori che dopo la loro permanenza in Colombia proseguano verso un Paese terzo, è possibile presentare il biglietto di uscita, anche se non verso l’Italia. Nel caso in cui i viaggiatori riescano ad imbarcarsi senza biglietto di ritorno, una volta giunti a Bogota’ gli viene negato l’ingresso al paese .
Visto d'ingresso: al momento dell’ingresso nel Paese viene rilasciato un visto turistico valido fino a 60 giorni di permanenza. Scaduto il termine è possibile rinnovare il visto, fino ad un massimo di 180 giorni totali di permanenza. Il visto si rinnova presso la Migración Colombia (Indirizzo: Calle 100 No. 11 B -27, Bogotá). Si sottolinea l'importanza che le dichiarazioni in merito alle ragioni e alle modalità del soggiorno siano corrette e veritiere, al fine di evitare difficoltà al momento della richiesta del visto.
Per coloro che si recano nel Paese per motivi diversi dal turismo (es.: affari, partecipazione ad attività scientifiche, educative, artistiche, culturali e sportive, non a scopo di lucro), il visto va richiesto prima della partenza presso le competenti autorità diplomatico/consolari colombiane in Italia.
Informazioni in materia di visti possono inoltre essere ottenute consultando il sito dell'Ambasciata di Colombia in Italia:
http://italia.embajada.gov.co/
ICE-Agenzia per la Promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Carrera 7 N 71-21, Torre B Piso 19. Edificio Bancafe Bogotá, Colombia
In caso contrario, la dicitura tra parenesi deve essere omessa o lo spazio lasciato in bianco.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.