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Siria
Capitale: Damasco
Città principali: Aleppo, Homs
Superficie (km ²): 185.180
Numero di abitanti: 20,8 milioni (2011); 26 milioni (2025)
PIL: 60 miliardi dollari
PIL/procapite: $ 802,72
Settori economici: agricoltura (22% del PIL); industria-idrocarburi (14%); settore terziario (50%) il turismo
Religioni: musulmana sunnita 74%; Cristiani 10%; Comunità religiose derivate dall’Islam (alawiti, drusi, ismailiti) 16%.
Lingue ufficiali: Arabo
Moneta: Lira siriana - SYP
La Siria ha stabilito accordi di libero scambio con vari partner; fa parte della Greater Arab Free Trade Area (GAFTA), un accordo di libero scambio tra 20 paesi arabi; appartiene anche alla Lega Araba. La sua appartenenza a queste due entità è, tuttavia, attualmente sospesa.
La Siria non è membro del WTO.
L'Unione europea e la Siria hanno negoziato un accordo di associazione i cui negoziati sono attualmente bloccati a causa della situazione interna in Siria.
Questo paese è incluso nel partenariato euro-mediterraneo (processo di Barcellona e poi Unione per il Mediterraneo), che mira a rafforzare la cooperazione tra l'UE e la regione mediterranea attraverso progetti comuni.
È inoltre impegnata nella politica europea di vicinato, che mira a fornire a questo Paese una relazione politica ed una integrazione economica più profonda con l'UE attraverso un programma di riforme approvato da entrambe le parti.
A seguito della repressione in Siria, l'UE ha sospeso i suoi programmi nei confronti delle autorità come sanzioni. Ha tuttavia mantenuto il suo sostegno per la popolazione siriana.
Lo stato delle relazioni commerciali tra l'UE e la Siria è disponibile sul sito web della la Commissione Europea - DG Commercio.
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e la Siria è disponibile sul sito web Azione Esterna dell’UE.
Come regola generale, le importazioni sono soggette a un precedente regime di licenze di importazione.
L'Unione europea ha adottato misure restrittive nei confronti della Siria nel maggio 2011. Tali misure comprendono un embargo sulle armi, beni a duplice uso, attrezzature che possono essere utilizzate per la repressione interna e il congelamento dei beni e il divieto di viaggio contro determinate persone.
L'Unione europea ha adottato misure restrittive nei confronti della Siria nel maggio 2011. Tali misure comprendono un embargo sulle armi, beni a duplice uso, attrezzature che possono essere utilizzate per la repressione interna e il congelamento dei beni e il divieto di viaggio contro determinate persone.
Le misure adottate dal 2013 offrono una certa flessibilità, compresa la possibilità di acquistare petrolio siriano o di liberare fondi per aiutare la popolazione civile.
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione della Siria devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
a) Fattura commerciale
Stabilita in almeno quattro esemplari deve contenere le diciture abituali. Può essere redatta in inglese e francese.
La legislazione siriana specifica che deve essere redatta in questi termini:
'Nous certifions que la présente facture est authentique, qu'elle est la seule émise par nous pour les marchandises qui y sont énoncées, qu'elle mentionne leur valeur exacte sans déduction d'aucun acompte et que leur origine est...'
« Nous certifions également que ces marchandises ont été fabriquées par nous mêmes ».
« Nous certifions que ces marchandises ont été fabriquées par le ou les producteur(s) suivant(s)......... »
Qualsiasi fattura emessa da una impresa che abbia un agente in Siria deve riportare il nome e l'indirizzo dell'agente.
Nel caso in cui l'esportatore non sia rappresentato in Siria deve essere riportato un riferimento sulle fatture nei termini seguenti:
« Nous certifions sous notre propre responsabilité que nous ne sommes pas répresentés en Syrie et que la Syrie n'est comprise dans le territoire d'aucun agent bénéficiant d'une commission quelconque sur nos produits importés en Syrie ».
(Firma e Timbro)
'We hereby certify that this invoice is true and correct and in accordance with our books, also that the goods originate in ... . These proceeds are for our own account and are not accredited to the amount of any destination or foreign organization'.
'The goods are manufactured by ...'
Nel caso in cui l'esportatore non sia rappresentato in Siria deve essere riportato un riferimento sulle fatture nei termini seguenti:
'We declare under our own responsibility that we are not represented in Syria, and that Syria is not included in the territory of any other agent, who would benefit whatsoever from any commission on our products exported to Syria which are subject to an import license'.
b) Certificato di origine
Necessario per tutti i prodotti.
Le spedizioni a destinazione della Siria devono essere accompagnate da un certificato di origine che deve essere redatto sul formulario comunitario.
Le regole relative alla compilazione del certificato sono riportate nell’Allegato XI.
c) Certificato fitosanitario
Per la frutta, la verdura, le sementi ed altri vegetali.
d) Certificato sanitario
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc).
Si suggerisce, comunque, di informarsi direttamente presso la Camera di commercio di competenze e/o il proprio importatore.
e) Certificato di macellazione
Per le carni secondo il rito islamico.
f) Certificato di libera vendita dei cosmetici
Attesta che i prodotti spediti sono conformi alla normativa comunitaria (Reg. CE 1223/2009) e quindi in libera e corrente vendita sul territorio italiano così come in tutti i paesi dell’Unione europea.
Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere vistati dalla Camera di Commercio di competenza e legalizzati dalla Prefettura, o Joint Italian Arab Chamber, o dal Consolato di Siria.
ISPEZIONE MERCI
I controlli sono sospesi a causa della situazione in Siria.
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
a) Documento di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
b) Assicurazione trasporto
Vige l’obbligo di assicurazione locale (vale a dire che conviene assicurare le merci in Siria), salvo per le merci provenienti dai paesi arabi.
c) Trattamento degli imballaggi in legno
La Siria impone il trattamento degli imballaggi secondo le norme ISPM-15 FAO.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/countries/syrian-arab-republic
d) Etichettatura
Le etichette devono includere una serie di menzioni in particolare per prodotti alimentari, latticini, prodotti farmaceutici, ecc. I regolamenti siriani richiedono che il nome dell'importatore, in arabo, sia apposto su un gran numero di prodotti importati. Il nome del paese di origine è obbligatorio per diversi tipi di prodotti (prodotti alimentari, cosmetici, ecc.).
SPEDIZIONE TEMPORANEA
Carnet ATA
Il paese NON aderisce alla convenzione ATA. Le esportazioni temporanee vengono fatte attraverso le procedure della normativa comune.
Per ulteriori informazioni consultare le pagina web di questo sito.
PASSAPORTO E VISTI
Passaporto: necessario con una validità residua di almeno 6 mesi al momento dell'arrivo nel Paese. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata della Repubblica Araba Siriana a Vienna o presso il proprio Agente di viaggio. Si raccomanda ai connazionali di verificare l’integrità del passaporto prima della partenza, al fine di evitare che le Autorità siriane – sospettando manomissioni – ne ostacolino l’ingresso o l’uscita dal Paese, e che, sullo stesso, non vi siano timbri di ingresso o di uscita, né di Israele, né di località di frontiera con Israele di Paesi ad esso limitrofi: si verrebbe immediatamente fermati o imbarcati sul primo volo utile per l’Italia. Si potrebbe dunque correre il rischio di dover posticipare il rientro previsto.
Visto d'ingresso: necessario. I visti vengono rilasciati dall’Ambasciata della Repubblica Araba Siriana a Vienna o dall’Ambasciata siriana a Beirut (Libano), non alla frontiera, e di solito consentono un solo ingresso nel Paese. Se si programma una visita in più Paesi dell'area con reingresso in Siria (viaggi che comprendono visite anche in Giordania ed in Libano) è necessario chiedere un visto con "più ingressi". Si sottolinea che, vista la situazione bellica in cui versa il Paese, ottenere il visto d’ingresso in Siria sta diventando sempre più difficile.
Per i cittadini italiani provenienti dal Libano e muniti del visto d'ingresso libanese, il visto per la Siria va richiesto all’Ambasciata siriana a Beirut oppure all’Ambasciata siriana a Vienna (si sono, infatti, registrati frequenti casi di respingimento, in quanto il visto non è concesso direttamente alla frontiera tra i due Paesi). Le Autorità siriane hanno recentemente specificato che per i titolari di passaporti diplomatici e di servizio, è necessario ottenere preventivamente il visto presso la competente Ambasciata siriana.
Per i cittadini italiani provenienti dal Libano e muniti del visto d'ingresso libanese, il visto per la Siria va richiesto all’Ambasciata siriana a Beirut oppure all’Ambasciata siriana a Vienna (si sono, infatti, registrati frequenti casi di respingimento, in quanto il visto non è concesso direttamente alla frontiera tra i due Paesi). Le Autorità siriane hanno recentemente specificato che per i titolari di passaporti diplomatici e di servizio, è necessario ottenere preventivamente il visto presso la competente Ambasciata siriana.
Per quanto riguarda la possibilità di ottenere in Siria un visto d'ingresso per il Libano, si fa presente che a Damasco vi è una Rappresentanza diplomatica libanese ove può essere richiesto e rilasciato il relativo visto d’ingresso, che può essere anche ottenuto in frontiera.
Nota bene: l'ingresso in Siria non verrà consentito dalle Autorità di frontiera siriane ai possessori di passaporto o di altro documento, dal quale risulti che il titolare sia stato in precedenza in Israele (Paese con il quale formalmente sussiste ancora lo stato di belligeranza). Ciò avviene anche se si è già in possesso di visto rilasciato da una Rappresentanza diplomatica/consolare siriana all'estero.
Nota bene: l'ingresso in Siria non verrà consentito dalle Autorità di frontiera siriane ai possessori di passaporto o di altro documento, dal quale risulti che il titolare sia stato in precedenza in Israele (Paese con il quale formalmente sussiste ancora lo stato di belligeranza). Ciò avviene anche se si è già in possesso di visto rilasciato da una Rappresentanza diplomatica/consolare siriana all'estero.
Si fa, inoltre, presente che i timbri egiziani e giordani - rilasciati ai posti di frontiera egiziani o giordani con Israele (quali: Taba, Rafah, King Hussein - ex Allenby Bridge, ecc.) - sono equiparati dalle Autorità siriane al timbro israeliano e non permettono l'ingresso in Siria.
All'ingresso nel Paese viene fatta compilare una carta d'entrata, da conservare durante il soggiorno e da restituire in uscita alla frontiera.
Per soggiorni superiori a 15 giorni è necessario richiedere (entro i primi 15 giorni) alle locali Autorità per l'immigrazione siriane un "visto di residenza", che verrà controllato in aeroporto al momento dell'uscita dal Paese. In mancanza di tale "visto di residenza" le Autorità aeroportuali potrebbero effettuare alcuni accertamenti prima di consentire la partenza dal Paese.
La tassa d’uscita aeroportuale è inclusa nel biglietto aereo . Mentre per quanto concerne le frontiere terrestri, la tassa d’uscita è pari a circa 4 Euro (2.500 Lire Siriane). Si segnala comunque l’estrema difficoltà di viaggiare in aereo da e per la Siria, non solo per l’interruzione dei collegamenti delle varie compagnie aeree, ma soprattutto per la difficile percorribilità dei tragitti che portano agli aeroporti di Damasco ed Aleppo a causa delle gravissime condizioni di sicurezza. A tale proposito, si sottolinea che, per il momento, il confine più sicuro resta quello siro-libanese.
Federazione delle Camere di Commercio Siriane: www.fedcommsyr.com
Camera di Commercio di Damasco: www.doc.sy.com
Camera dell'Industria di Damasco: www.dci-syria.org
Camera dell'Industria di Aleppo: www.aleppo-coi.org
Camera di commercio di Aleppo: www.aleppochamber.com
Syrian European Business Center (SEBC): www.sebcsyria.org
Ufficio Centrale di statistica: www.cbssyr.org
Ministeri
Economia: www.syrcon.org
Industria: www.syrianindustry.org
Informazione: www.moi-syria.com
Telecomunicazione: www.moct.gov.sy
Trasporti: www.mot.gov.sy
Petrolio: www.mopmr-sy.org
Finanza: www.syrianfinance.org
Sanità: www.moh.gov.sy
Agricoltura: www.syrian-agriculture.org
Elettricità: www.moelec.gov.sy
Turismo: www.syriatourism.org
Cultura: www.culture-sy.org
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
(3) La certificazione halal, che non sostituisce il previsto certificato sanitario, accompagna le carni che dall'Italia vanno all'estero. Halal è un termine arabo che vuol dire “lecito”, cioè fatto a regola, secondo i dettami della shari’a, la legge coranica.
Il Centro Islamico Culturale d'Italia (Viale della Moschea – 00197 Roma Tel. 06/8082258) sovrintende la Grande Moschea di Roma, è l’unico ente musulmano riconosciuto ufficialmente dalla Repubblica Italiana con DPR del 21 dicembre 1974 n.712.
Halal Italy Authority - è l'Organo ufficiale di Certificazione di Qualità Halal in Italia, riconosciuto da MUI (Majelis Ulama Indonesia), in rappresentanza dell'Autorità Internazionale di Certificazione Islamica (Halal International Authority - HIA) riconosciuta dalle Organizzazioni Governative, Organizzazioni non Governative, Associazioni dei Consumatori Halal e dalle Autorità e Rappresentanze Religiose dell'Islam nel mondo.
La certificazione halal può essere rilasciata anche da Halal Italia. Il 30 giugno 2010 il Ministero della salute, con il Ministero degli affari esteri, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha, infatti, sottoscritto la Convenzione interministeriale a sostegno dell'iniziativa Halal Italia, con l'obiettivo di promuovere la certificazione volontaria di qualità per le aziende italiane, che attesta la conformità alle prescrizioni religiose islamiche per i prodotti agro-alimentari, cosmetici e farmaceutici sotto il controllo del Comitato etico di certificazione halal della COREIS Italiana (Comunità Religiosa Islamica).
(4) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.