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LISTA PAESI

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Capitale: Il Cairo
Città principali: Alessandria, Suez, Al Mansurah
Superficie (km²): 995 450
Popolazione: 82,5 milioni (2011); 100 milioni (2025)
PIL: 235,7 miliardi $
PIL/pro-capite: 2.970,4 $
Settori economici: servizi (telecomunicazioni, turismo); Agricoltura (grano, cotone, canna da zucchero, barbabietola)
Religione: Musulmani (93,8%).
Lingue ufficiali: arabo
Moneta: sterlina egiziana, EGP
Fuso orario: 2 ore avanti rispetto all’orario del Meridiano di Greenwich; 1 ora avanti rispetto all’Italia.
 
 
L'Egitto è un membro della Lega Araba e fa parte della Grande Zona araba di libero commercio. L’Egitto è anche membro di COMESA (Mercato comune per l'Africa orientale e meridionale). Partecipa all’accordo d’Agadir.
L'Egitto è membro del WTO dal 30 giugno 1995.
Fa parte del partenariato euro-mediterraneo (Unione per il Mediterraneo) e partecipa alla politica di vicinato dell'UE.
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e l'Egitto è disponibile sul sito web Azione esterna dell’UE.
Un accordo euro-mediterraneo che istituisce un'associazione e che integra un accordo di libero scambio è stato firmato il 25 giugno 2001 tra l'Unione europea e l'Egitto. Le disposizioni commerciali dell'accordo sono entrate in vigore nel gennaio 2004.
Mentre il commercio di beni industriali è stato ampiamente liberalizzato, nel 2010 è stato raggiunto un accordo specifico per liberalizzare ulteriormente il commercio di prodotti agricoli e prodotti della pesca.
Nel 2013, la Commissione europea ha deciso di aprire nuovi negoziati con l'Egitto per approfondire l'accordo esistente e ampliarlo per trattare argomenti quali misure sanitarie e fitosanitarie, protezione degli investimenti, appalti pubblici, ecc. L'obiettivo di questo accordo di libero scambio globale e approfondito (Deep and Comprehensive Free Trade agreement - DCFTA) è quello di integrare economicamente questo paese nel mercato unico europeo.

Nuove regole di origine sono state incorporate nell'accordo. Entrate in vigore il 1° febbraio 2016. Esse derivano dalla Convenzione regionale sulle regole d'origine preferenziali pan-euro-mediterranee.
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'accordo globale tra l'UE e l'Egitto è disponibile sul sito web Commissione Europea-DG commercio.

La politica di importazione comporta alcune restrizioni in campo sanitario (obbligo di autorizzazione all'importazione).
 
 
Le regole per esportare in Egitto
 
La base normativa di tali novità sono i Decreti n. 992/2015 e n. 43/2016.
In particolare le principali novità riguardano:
  • Il pagamento delle fatture d’importazione può avvenire solo tramite il canale bancario, presentando la documentazione utile per lo sdoganamento. Le banche egiziane quindi non possono più accettare la documentazione trasmessa dalla clientela importatrice, inclusi quindi i pagamenti anticipati prima della spedizione;
  • L’emissione dei crediti documentari deve prevedere una garanzia collaterale per il 100% del valore (prima era del 50%). Il provvedimento riguarda beni di consumo e vendita al dettaglio, mentre non riguarda medicinali, vaccini e latte per bambini. Questi crediti documentari non potranno essere finanziati;
  • Le imprese che intendono esportare prodotti in Egitto devono registrarsi presso il Ministero del Commercio Estero Egiziano, il quale attesterà che l’azienda è dotata di un “Sistema di Controllo Qualità" e gli impianti usati sono conformi agli standard ambientali, alle norme sul lavoro e ai trattati internazionali;
  • Nelle fatture di accompagnamento alla merce devono comparire gli estremi identificativi del produttore;
  • I Certificati di Origine devono essere sottoposti previa autenticazione dell’Ambasciata egiziana o del consolato presente nel paese dell’impresa esportatrice.
 
La registrazione avviene attraverso il GOIEC (General Organization for Import & Export Control) sul cui sito c’è una sezione informativa dedicata a tali formalità. Attraverso il sito è anche possibile inviare la domanda di registrazione in modalità online, allegando tutta la documentazione richiesta nel decreto 43/2016 sono specificati i documenti necessari da allegare (dal sito: http://www.goeic.gov.eg/en/site/index)
 
L'organismo mette, altresì, a disposizione un call center operativo, anche in lingua inglese, http://www.goeic.gov.eg/en/contactUs/default/callCenter/m/3-3
 
 
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione dell’Egitto devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/
 
a) Fattura commerciale
Preferibilmente in lingua inglese e almeno in quattro copie, deve essere vistata dalla Camera di Commercio di competenza. Si segnala la necessità di includere il nome dell'aeroporto di partenza sulla fattura. Da concordare con l’importatore
 
 
b) Documento EUR.1 o EUR-MED
Per beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti importati in Egitto, conviene produrre un certificato EUR.1 o EUR-MED che servirà a destinazione come giustificativo di origine.
 
Le spedizioni, di importo inferiore a 6.000 euro comportano la redazione di una dichiarazione. Questa deve essere fatta su una fattura, un buono di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in questione, in modo sufficientemente dettagliato per poterli identificare.
 
La dichiarazione è la seguente:
L`esportatore dei prodotti coperti dal seguente documento (autorizzazione doganale n°...) dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, i prodotti hanno origine preferenziale....(indicare l`origine dei prodotti).
.......(luogo e data)
.......(firma dell`esportatore e indicazione, per esteso, del nome del firmatario).
 
Le regole relative all`emissione e impiego di questi documenti sono precisate nell`Allegato X
 
c) Certificato di origine
Per i prodotti di origine comunitaria che non possono beneficiare del documento EUR.1 e per i prodotti non comunitari, viene richiesto un certificato di origine.
Il certificato dovrà essere redatto sul formulario comunitario.
Dovrà essere legalizzato se richiesto dal cliente.
Le regole relative all’impiego dei certificati di origine sono precisate nell`allegato XI
 
d) Certificato fitosanitario (1)
E` richiesto per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali 
 
e) Certificato sanitario per le carni (2)
Necessario per le carni ed i sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparati a base di carne ecc.) è rilasciato dalle ASL di appartenenza 
 
f) Certificato di macellazione (3)
Per le carni, secondo il rito islamico.
 
g) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici (4)
Sulla base delle informazioni fornite dall’esportatore, il Certificato attesta che i prodotti spediti sono conformi alla legislazione italiana ed in libera e corrente vendita in Italia. Deve essere vistato dalla Camera di Commercio competente e dal Consolato. 
L'importatore può richiedere certificati di vendita per prodotti diversi dai cosmetici e, in particolare, per i prodotti alimentari. Potrebbe anche essere richiesta la legalizzazione del documento.
 
 
Da sapere: In termini di standard, l'Egitto riconosce gli standard ISO; accetta anche standard europei, standard nazionali francesi, britannici, giapponesi e americani. Il principale organismo di standardizzazione è l’Egyptian Organization for Standardization - EOS).
 
 
Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere legalizzati in anticipo.
 
ISPEZIONE DELLE MERCI
 
Controllo delle merci
È stato ampliato a molti prodotti dal 16 marzo 2016. L'elenco è disponibile sul sito web GOEIC.
Le autorità egiziane hanno nominato diverse società per effettuare i controlli di conformità prima della spedizione. (5)
 
 
TRASPORTO, IMBALLAGGIO
 
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
c) assicurazione trasporto
Non vi sono obblighi di assicurazione locale per le merci esportate verso il paese.
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Dal 1° ottobre 2005, gli imballaggi in legno destinati all`Egitto devono essere trattati ed etichettati secondo la norma NIMP-15 FAO.
Per ulteriori informazioni e per i paesi aderenti è possibile consultare il documento sul seguente indirizzo Internet: https://www.ippc.int/countries/egypt
 
Da sapere: I requisiti di imballaggio e etichettatura sono molto importanti in Egitto. Tutti i prodotti devono essere identificati da un codice a barre. La durata di conservazione dei prodotti deve essere riportata sui prodotti alimentari ma anche sui prodotti farmaceutici. Il paese di origine deve essere specificato.
 
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA -  il Paese non aderisce alla Convenzione ATA.
 
 
PASSAPORTO E VISTI
 
 
Passaporto/Carta d’identità: le Autorità di frontiera egiziane consentono l’ingresso nel Paese con i seguenti documenti:
  • passaporto con validità residua di almeno sei mesi alla data di arrivo nel Paese;
  • solo per turismo, carta d'identità cartacea o elettronica valida per l’espatrio con validità residua superiore ai sei mesi, accompagnata da due foto formato tessera necessarie per ottenere il visto che si richiede alle locali Autorità di frontiera all’arrivo nel Paese (in mancanza delle foto NON viene rilasciato il visto di ingresso), si raccomanda pertanto di munirsi delle foto prima della partenza dall'Italia.
Si segnala che le Autorità di frontiera egiziane NON consentono l’accesso nel Paese ai viaggiatori in possesso di carta di identità elettronica con certificato di proroga (cedolino cartaceo di proroga di validità del documento); ugualmente, la carta di identità cartacea con validità rinnovata mediante apposizione di timbro sul retro del documento NON è più accettata. Si raccomanda in tal caso di utilizzare altro tipo di documento (passaporto), onde evitare il respingimento alla frontiera.
Qualora in possesso di una carta d’identità valida per l’espatrio rinnovata, si prenda visione dell’Approfondimento “Prima di partire – documenti per viaggi all’estero”.
 
 
Visto d’ingresso: obbligatorio, da richiedere presso i Consolati e l’Ambasciata d'Egitto o solo in caso di turismo direttamente negli aeroporti dietro pagamento di 25 dollari USA o ammontare equivalente in euro. Nel caso di ingresso in Egitto con la carta d’identità, il visto verrà apposto su un apposito tagliando da compilare all’arrivo, previa consegna di due foto tessera (che devono essere portate con sé dall’Italia).
 
Al fine di evitare il rischio di respingimento alla frontiera ed all’arrivo negli aeroporti egiziani, si raccomanda di attenersi alle indicazioni relative ai documenti di viaggio (carta di identità/passaporto) riportate alla voce “Informazioni Generali - Documentazione necessaria per l'accesso al Paese”.
 
Si ricorda che il visto turistico viene rilasciato solo a tale fine e che non è possibile svolgere alcuna attività professionale o lavorativa, specie di carattere giornalistico o fotografico. Si ricorda che solo i giornalisti, fotografi o cineoperatori muniti di tesserino stampa e di lettera di incarico di una testata radio-televisiva o da parte di una testata possono richiedere accreditamento stampa temporaneo al Press Office egiziano (si veda la sezione “Informazioni per la stampa” sul sito http://www.ambilcairo.esteri.it/)

 
AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
 
Ambasciata d’Egitto: http://www.mfa.gov.eg/Rome_Emb
Consolato generale d’Egitto a Milano: http://www.mfa.gov.eg/Milan_Cons
 
AMBASCIATE E CONSOLATI IN EGITTO
 
Ambasciata d'Italia al Cairo: www.ambilcairo.esteri.it 
Consolato al Cairo: www.consilcairo.esteri.it
Consolato Generale ad Alessandria: www.consalessandria.esteri.it
 
ICE-AGENZIA
 
CAMERE DI COMMERCIO
 
Camera di Commercio Italiana per l'Egitto: www.cci-egypt.org
Dakahleya Chamber of Commerce: http://www.dkchamber.gov.eg/
 
MINISTERI
 
Ministero degli affari esteri
Minister of Communications and Information Technology
Ministero dell’Economia e della Cooperazione Internazionale
Ministero dell’industria e del commercio estero
The Cabinet of Ministers
Ministero della Difesa
Ministero dell’elettricità e dell’energia
Ministry of Petroleum and Metallurgical Wealth
Ministero dello sviluppo locale
Ministero dello stato per le questioni ambientali
Ministero della giustizia
Ministero degli interni
Ministero delle finanze
Ministero dei trasporti
Ministero della cultura
Ministero della salute e della popolazione
Ministry of Agriculture and Land Reclamation
Ministero degli investimenti
Ministero della pianificazione e della cooperazione internazionale
Ministero delle forniture e del commercio interno
Ministero dello stato per lo sviluppo amministrativo
Ministero dell’informazione
 
ISTITUTI, ENTI, AGENZIE NAZIONALI
 
Agenzia del turismo
Egyptian Businessmen Association (EBA)
General Authority for Investment
Egyptian Export Promotion Center
Social Fund for Development
IDSC Information and Decision Support Centre
Istituto Italiano di Cultura
Normalizzazione/Standard
Servizio Informativo di Stato
Dogane
Egyptian Energy and Environment association
Egyptian International Trade Point
Central Agency for mobilization and Statistics
E-Tenders Portal
Business Portal
 
TRASPORTI
 
Cairo International Airport
National Authority for Tunnels
Maritime Transport Sector
Egypt Air
Shokna Port
 
ORGANISMI INTERNAZIONALI
 
Delegazione dell’Unione Europea in Egitto
African Development Bank
The World Bank - Cairo
United Nation Development programm
International Organization for Migration
 
PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI
 
Central Bank of Egypt: http://www.cbe.org.eg/
National bank of Egypt: http://www.nbe.com.eg/
Bank of Alexandria: http://www.alexbank.com/
Banque du Caire: http://www.bdc.com.eg/
Principal Bank for Development and Agricolture Credit: http://www.pbdac.com.eg/
 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
 
(3) La certificazione halal, che non sostituisce il previsto certificato sanitario, accompagna le carni che dall'Italia vanno all'estero. Halal è un termine arabo che vuol dire “lecito”, cioè fatto a regola, secondo i dettami della shari’a, la legge coranica.
Halal Italy Authority - è l'Organo ufficiale di Certificazione di Qualità Halal in Italia, riconosciuto da MUI (Majelis Ulama Indonesia), in rappresentanza dell'Autorità Internazionale di Certificazione Islamica (Halal International Authority - HIA) riconosciuta dalle Organizzazioni Governative, Organizzazioni non Governative, Associazioni dei Consumatori Halal e dalle Autorità e Rappresentanze Religiose dell'Islam nel mondo.
La certificazione halal può essere rilasciata anche da Halal Italia. Il 30 giugno 2010 il Ministero della salute, con il Ministero degli affari esteri, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha, infatti, sottoscritto la Convenzione interministeriale a sostegno dell'iniziativa Halal Italia, con l'obiettivo di promuovere la certificazione volontaria di qualità per le aziende italiane, che attesta la conformità alle prescrizioni religiose islamiche per i prodotti agro-alimentari, cosmetici e farmaceutici sotto il controllo del Comitato etico di certificazione halal della COREIS Italiana (Comunità Religiosa Islamica).
 
(4) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.
 
SGS Monitoring: http://www.sgsgroup.fr/