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Paraguay
Il Paraguay sta vivendo una fase economica di forte crescita e buone prospettive di sviluppo: il tasso di crescita del PIL per il 2013 è stato del 13,6%, il più alto in America Latina, per il 2014 la stima è del 4,8% (fonte: BCP).
I fattori che rendono questo mercato particolarmente competitivo si possono così riassumere: disponibilità di energia elettrica a bassissimo costo (0,083 cent al KWh); bassissima imposizione fiscale (l’imposta sui redditi è del 10%, stessa percentuale anche per l’IVA, esenzione fiscale per le esportazioni); buona legislazione per incentivare gli investimenti stranieri (Legge 60/90) e interessante normativa per la creazione di imprese che producono in loco e destinano la quasi totalità della produzione ai mercati esteri (maquila); disponibilità di manodopera a basso costo (la percentuale di giovani al di sotto dei 34 anni è di circa il 74%); disponibilità di materie prime (terreni fertili per l’agricoltura, acqua dolce, in prospettiva: petrolio e metalli rari); Paraguay come porta di accesso al MERCOSUR, un mercato di oltre 300 milioni di potenziali consumatori, e all’UE (è l’unico paese del Mercosur a godere del SPG+).
Quanto ai fondamentali dell’economia, oltre al menzionato elevatissimo tasso di crescita, si segnalano un basso tasso d’inflazione, il basso rapporto Debito pubblico/PIL, la disoccupazione molto contenuta, la stabilità del tasso di cambio con il dollaro, il buon livello delle riserve in valuta e il basso indebitamento estero.
Il Paraguay ha un’importanza marginale per l’Italia, i rapporti sono senza dubbio al di sotto delle loro potenzialità, ma vi sono certamente interessanti opportunità per gli imprenditori italiani. Tra i settori più interessanti per le nostre imprese, oltre a quello delle infrastrutture, di cui questo Paese è ancora carente, si segnala quello della produzione di manufatti destinati soprattutto al mercato latinoamericano e brasiliano in particolare.
La penetrazione commerciale dei prodotti italiani sul mercato locale non è per il momento importante, ma occorre considerare che molti beni "italiani", quali ad esempio auto FIAT, camion Iveco, pneumatici Pirelli, provengono da Brasile e Argentina e non entrano nelle statistiche dell'interscambio.
Per quanto riguarda i beni di consumo, non si può non tenere in considerazione la limitatezza del mercato (sia per numero di abitanti, che per disponibilità finanziarie), il cambio comunque sfavorevole rispetto all'euro, anche se negli ultimi mesi la moneta europea si è indebolita rispetto a quella locale, la forte incidenza dei costi di trasporto e la concorrenza di prodotti con equivoca denominazione italiana provenienti dai paesi limitrofi, Argentina e Brasile, che, anche in considerazione della vicinanza geografica dei rispettivi mercati, godono di grande facilità per quanto riguarda l'approvvigionamento del mercato paraguaiano.
- Gli esportatori europei non sono destinatari di tariffe preferenziali sulle importazioni in Paraguay. È applicata la clausola della nazione più favorita (Most Favoured Nation/MFN rate). Il Paraguay consente importazioni dagli altri Paesi del Mercosur in esenzione doganale o con l’applicazione di dazi ridotti.
Nonostante la Decisione del Mercosur CMC n. 54/04, tesa a perfezionare l’unione doganale, non è stata ancora applicata l’eliminazione della doppia (o multipla) riscossione dell’Arancel Externo Comun (AEC) sulle merci di origine extra-Mercosur e riesportate in altri Stati membri del Mercosur; tuttavia, nel corso di un recente vertice, è stata decisa una nuova tempistica per la soppressione dell’AEC. Il processo di eliminazione della doppia Tariffa Doganale dovrebbe svilupparsi in tre fasi: nel corso della prima fase, a decorrere dal 1 gennaio 2012, si prevede che il nuovo sistema venga applicato ai prodotti con tariffa doganale pari allo 0%; nella seconda fase, che avrà avvio il 1 gennaio 2014, la soppressione dell'AEC verrà estesa ai prodotti con aliquota doganale compresa tra il 2% e il 4%; interesserà infine, a partire dal 1 gennaio 2019, tutte le tipologie di prodotti.
- Richiesta di visto consolare sui documenti di esportazione dei prodotti destinati al Paraguay (fatture commerciali, certificati di origine, documenti di viaggio, ecc.). Il visto deve essere apposto presso il Consolato paraguayano nel paese di origine, ovvero nel Consolato del paese più vicino all’esportatore, e la procedura può richiedere anche alcune settimane. In caso di inadempimento è prevista una multa. Si applica un diritto aggiuntivo del 7% sulla tassa consolare per finanziare l’Istituto Indigeno Nazionale (INDI).
- Le importazioni sono soggette ad una tassa dello 0,5% del valore in dogana delle merci che serve a finanziare le spese della Direziona Generale delle Dogane (fonte: UE).
- Ley de representaciones (Legge 194/93) che disciplina le relazioni contrattuali tra produttori e società straniere con i locali rappresentanti/distributori in Paraguay.
In base a tale legge, in caso di cancellazione, revoca, modifica o mancato rinnovo del contratto con un rappresentante o distributore locale in Paraguay senza giustificato motivo, deve essere corrisposto un indennizzo che sarà fissato, in via giudiziaria o arbitrale, tenendo in considerazione – tra gli altri - la durata del contratto e i (mancati) guadagni del rappresentante/ distributore. Tale normativa crea una situazione di incertezza giuridica e disparità di trattamento per le società straniere.
- Si richiedono autorizzazioni o licenze preventive per l’importazione di alcuni prodotti per ragioni di sicurezza, sanitarie o ambientali, come armi da fuoco, munizioni e esplosivi; prodotti alimentari; zuccheri; derivati del petrolio. Limitazioni sono applicate alle importazioni di abbigliamento ed accessori usati e veicoli usati.
- Autorizzazione all’importazione di prodotti animali
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Registrazione degli importatori di prodotti animali.
- una lettera attestante le ragioni dell`esportazione temporanea;
- una lista dettagliata dei beni esportati incluso il prezzo di ogni bene;
- una polizza di assicurazione locale.
- L’Istituto Nazionale per l'alimentazione e nutrizione (INAN) sotto il Ministero della sanità e della previdenza sociale (in caso di prodotti alimentari, alcool, additivi alimentari e bibite);
- Il Ministero dell'agricoltura e del bestiame (nel caso di prodotti alimentari di origine animale e vegetale);
- Il Ministero dell'industria e del commercio (MIC; nel caso di prodotti sanitari per uso domestico).
La normativa relativa all’etichettatura dei prodotti in Paraguay prevede alcune specifiche:
- Le date di scadenza sui medicinali e sui beni al consumo importati devono essere chiaramente visibili;
- L’etichetta della birra importata deve essere redatta in spagnolo ed essere esplicita e dettagliata.