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505
Nuova Zelanda
Codice Paese: (804), NZ (1)
Capitale: Wellington
Città principali: Auckland, Christchurch, Hamilton
Superficie (km²): 268 021
Popolazione: 4,4 milioni (2011) ; 5 milioni (2025)
PIL: 161,9 miliardi $
PIL/procapite: 36 648,2 $
Settori economici: agricoltura, risorse naturali, l'industria (alimentare, tessile, mezzi di trasporto) servizi (turismo, commercio al dettaglio e all'ingrosso, ristoranti e alberghi).
Religioni: Anglicani (24%), Presbiteriani (18%), cattolici (15%).
Lingue ufficiali: inglese, maori
Moneta: dollaro neo-zelandese NZD
Fuso orario: 12 ore avanti rispetto al Meridiano di Greenwich; 11 ore avanti rispetto all'Italia
Nel corso del quinquennio (2008-2012) le relazioni economico-commerciali fra l’Italia e la Nuova Zelanda hanno seguito un trend complessivamente positivo, con un notevole incremento del valore totale dell’interscambio commerciale negli ultimi due anni, dopo la flessione verificatasi nel 2010 e un saldo sempre piuttosto consistente a favore dell’Italia. Secondo quanto qui recentemente pubblicato dal Ministero degli Esteri e del Commercio (MFAT) nel 2012 il dato dell’interscambio bilaterale è stato pari a ca. 735 mln. €, in flessione (11,4%) rispetto al dato 2011, a causa della contingente contrazione della nostra domanda di beni. Nel dettaglio, le esportazioni italiane sono state pari a ca. 503 mln. €, -6,0% rispetto al 2011, e le importazioni a ca. 231 mln. €, -21,3% rispetto al dato dello scorso anno, quindi con un saldo attivo a nostro favore di ca. 273 mln. €, il più elevato dal 2008.
Nel 2012 l’Italia registra il 18° posto tra i paesi esportatori in Nuova Zelanda (in discesa dal 15° dello scorso anno), confermandosi al 4° tra quelli appartenenti all’Unione Europea, dopo Germania, Regno Unito e Francia.
Sul versante delle importazioni, l’Italia risulta ora essere il 18° cliente della Nuova Zelanda (dal 23° posto del 2011), e 5° tra i paesi UE, dopo Regno Unito, Germania, Paesi Bassi e Francia nell’ordine.
Tra le principali esportazioni italiane in Nuova Zelanda nel 2012 si segnalano in trend di crescita veicoli (automobili e trattori) e macchinari pari all’8,4% sull’export totale, con in evidenza soprattutto il comparto dei veicoli agricoli (+22,9% rispetto al 2011). Seguono i prodotti elettrici (apparati e macchinari elettrici, refrigeratori), pari al 7,6% del nostro export di cui buona parte sono elettrodomestici, che attualmente rappresentano in Nuova Zelanda la voce più consistente del made in Italy. Al terzo posto si confermano i prodotti del settore idraulico, 7,3% sul totale delle esportazioni, grazie al rilevante incremento delle vendite di valvole, rubinetti e articoli idraulici in genere (+32,4%). Di minore rilevanza e in contrazione rispetto al dato 2011 il nostro export di calzature, gioielleria e prodotti alimentari (salse di pomodoro e olio d’oliva principalmente), (5,3% sul totale). Da segnalare infine il comparto dei prodotti farmaceutici che, pur in contrazione rispetto al 2011 (-8,7%) rappresenta la seconda voce per importanza delle nostre esportazioni nell’ultimo triennio.
D’altro canto, la voce più consistente delle nostre importazioni dalla Nuova Zelanda riguarda soprattutto i pellami, in particolare bovini, grezzi e lavorati, seppure in sensibile diminuzione rispetto al dato 2011 (-22,73%) rappresentano il 45,2% dell’import totale. Segue la lana grezza, anch’essa in forte contrazione (-25,9%) pari al 16,9% del nostro import. Da citare infine le carni, soprattutto ovine, in netto ribasso (-11,6%) che registrano importazioni pari al 15,4% dell’import e i prodotti caseari in trend decisamente negativo (-54,9% rispetto al 2011).
ACCORDI REGIONALI
La Nuova Zelanda è membro del WTO dal 1° gennaio 1995 ed a partire da allora il Paese si è impegnato con Cile e Singapore il Trans-Pacific Strategic Economic Partnership (Trans-Pacific SEP), cui successivamente si è aggiunto il Brunei. Per il Sud Est asiatico la Nuova Zelanda auspica l’istituzione di un’Area di Libero Scambio tra i 10 Paesi ASEAN, Australia e Nuova Zelanda.
La Nuova Zelanda garantisce poi accesso al proprio mercato ai prodotti provenienti dagli Stati Insulari del Pacifico membri del Pacific Island Forum e firmatari del South Pacific Regional Trade and Economic Agreement (SPARTECA).
Il principale accordo bilaterale è quello con l’Australia (Closer Economic Relation) in vigore da più di 20 anni mentre dal 1° luglio 2005 è entrato in vigore l’Accordo di cooperazione economica (“Closer Economic Partnership”) tra Nuova Zelanda e Tailandia. Molto significativo è l’Accordo di libero scambio firmato ad aprile 2008 con la Cina, il primo concluso dal gigante asiatico con un paese industrializzato.
A luglio del 2007 è iniziato inoltre il primo round di negoziati per la creazione di una FTA (zona di libero scambio) tra Nuova Zelanda e 6 Paesi del Golfo (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Oman, Kuwait, Qatar e Bahrain). Non procede invece il progetto di intesa con gli Stati Uniti per un Accordo di libero scambio; i negoziati non sembrano destinati a svolte significative fintanto che rimarrà la divergenza sulla questione nucleare.
La Nuova Zelanda ha negoziato numerosi accordi di libero scambio con i paesi della regione Asia-Pacifico e prevede di preferenze tariffarie unilaterali ai paesi in via di sviluppo, i principali accordi bilaterali sono stati sottoscritti con l'Australia, la Tailandia, Singapore e Cina.
Nonostante la distanza geografica e la ristrettezza del mercato, la Nuova Zelanda è diventata una delle economie più aperte al mondo.
Alcuni prodotti importati sono, tuttavia, soggetti a regolamentazione complessa a causa dei requisiti della Nuova Zelanda per proteggere l'ambiente.
Sono inclusi in questa normativa le piante ed i prodotti animali così come i contenitori e imballaggi che sono spediti via mare (sito del Ministero Neozelandese per l’agricoltura).
Prima dell'invio della merce è obbligatorio stabilire delle dichiarazioni di non contaminazione dei contenitori e imballaggi in legno.
Il Paese ha una delle economie più liberali al mondo, allo stesso tempo alcuni prodotti importati sono soggetti ad una regolamentazione complessa dovuta dalle esigenze del paese in materia di protezione dell'ambiente. Il sito del ministero dell'Agricoltura e Foreste è il seguente: www.maf.govt.nz.
Allo stesso tempo esistono delle normative specifiche i materia di prodotti alimentari.
Per maggiori informazioni sulla quarantena ed i prodotti che devono essere sottoposti è possibile consultare il sito delle dogane neozelandese.
Si fa inoltre presente che a partire dal 1° marzo 2004, tutte le procedure di sdoganamento delle merci sono fatte per via informatica.
Barriere tariffarie
Nell’ambito di una serie di riforme economiche avviate a metà degli anni ’80 la Nuova Zelanda ha ridotto in maniera drastica - nella maggior parte dei casi unilateralmente - le proprie barriere alle importazioni (sia quantitative che tariffarie. La politica di riduzione unilaterale delle tariffe è stata sospesa per lasciare spazio ai negoziati commerciali nell’ambito dei fora multilaterali.
Barriere non tariffarie
Le attuali barriere all’accesso del mercato neozelandese sono prevalentemente di tipo non tariffario e si manifestano in generale in una accentuata attenzione verso i problemi relativi alla bio-sicurezza animale e vegetale (giustificata dall’inesistenza in Nuova Zelanda di alcune tipologie di germi e batteri) con rigorosi controlli fitosanitari per i prodotti agricoli, forestali e alimentari in genere; ciò anche nello spirito generale di voler creare una forte fiducia nei prodotti provenienti dalla Nuova Zelanda e proteggere la flora e la fauna locale da pesti e malattie. L’Ente preposto alla attuazione della rigorosa normativa ed ai conseguenti controlli è il MAF (Ministry of Agriculture and Forestry – www.maf.govt.nz).
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana, tradizionalmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni con destinazione Nuova Zelanda devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.agenziadogane.it/.
a) Fattura commerciale
Redatta in inglese ed in tre esemplari, deve obbligatoriamente contenere le seguenti informazioni:
- descrizione dettagliata della merce;
- quantità, marca e numero dei colli;
- quantità della merce;
- paese di origine e paese di acquisto della merce;
- nome della nave che ha effettuato il trasporto della merce a destinazione (o numero del volo);
- luogo di carico;
- luogo di scarico;
- prezzo di vendita';
- condizioni di consegna;
- costi d'imballo e valore dell'imballo esterno;
- costi di assicurazione e di trasporto all'interno del paese esportatore;
- eventuale ammontare di spese pagabili per la merce considerata;
- particolari condizioni concordate aventi come effetto la variazione del prezzo di vendita della merce (sconti, ribassi);
- indicazione che il legno è stato trattato.
b) Certificato di origine
Solo su richiesta del cliente.
c) Certificato fitosanitario
Richiesto per la frutta, la verdura e le sementi.(2)
d) Certificato sanitario
E' richiesto per le carni. (3)
Molti Paesi, hanno deciso di sospendere le loro importazioni di animali o di carne animale proveniente dall'Europa a causa dei rischi di contaminazione della malattia della 'mucca pazza' e/o dell'influenza aviaria. Vista la continua evoluzione del numero dei paesi che adottano questa misura è altresì consigliabile rivolgersi al proprio importatore.
E' possibile inoltre verificare nel seguente sito neozelandese.(http://www.biosecurity.govt.nz/)
e) Certificato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto.
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
a) Documenti di trasporto
b) Lista dei colli
c) Assicurazione trasporto
Non richiesta
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Dal 1° luglio 2006, gli imballaggi destinati alla Nuova Zelanda devono essere trattati secondo la normativa ISPM-15 FAO.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/countries/new-zealand
Inoltre per maggiori informazioni in merito di seguito si riporta il sito del ministero dell'agricoltura.
e) Etichettatura
Sono presenti delle normative circa l'etichettatura di prodotti alimentari.
AMMISSIONE TEMPORANEA
E' possibile esportare temporaneamente in Nuova Zelanda secondo le procedure del Carnet ATA. E' permessa l'ammissione temporanea di:
- campioni commerciali;
- merci destinate alla presentazione in occasione di fiere, mostre ed esposizioni;
- materiale professionale;
- merce in transito;
- merce in traffico postale.
Questi carnet possono essere utilizzati per operazioni di transito e traffico postale come in virtu' di leggi e regolamenti nazionali.
PASSAPORTO E VISTI
Passaporto: necessario con validità residua di almeno 3 mesi. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto: dal 1° novembre 2010 è entrata in vigore la nuova legge locale sull’immigrazione. Per i connazionali che intendano recarsi in Nuova Zelanda per turismo od affari per periodi di permanenza non superiori ai 90 gg. non è necessario il visto, ma sono richiesti alcuni requisiti (biglietto di a/r, disponibilità monetaria per il proprio mantenimento). Si consiglia pertanto di informarsi preventivamente al riguardo presso il proprio agente di viaggio o l’Ambasciata o il Consolato della Nuova Zelanda presenti in Italia. Il visto è comunque obbligatorio per coloro che si recano nel Paese per motivi di altra natura (lavoro, studio, etc..) ed è rilasciato dall’Autorità diplomatica/consolare della Nuova Zelanda in Italia.
Ambasciata Italiana in Nuova Zelanda: www.ambwellington.esteri.it/ambasciata_wellington
Ambasciata della Nuova Zelanda in Italia: www.nzembassy.com
I.C.E Agenzia: www.ice.gov.it/paesi/oceania/nuovazelanda/
Camera di Commercio Italiana in Nuova Zelanda: www.iccnz.com
Auckland Chamber of Commerce and Industry: www.aucklandchamber.co.nz
New Zealand Trade and Enterprise: NZTE: www.nzte.govt.nz
Ministry for Primary Industries: www.mpi.govt.nz/
Ministry of Business, Innovation and Employment's: www.mbie.govt.nz
New Zealand Ministry of Foreign Affairs and Trade: www.mfat.govt.nz
NZ Chamber of Commerce and Industry: www.newzealandchambers.co.nz
Statistics New Zealand: www.stats.govt.nz/
Bank of New Zealand: www.bnz.co.nz
ANZ Bank: www.anz.co.nz
ASB Bank: www.asbbank.co.nz
(1) Codificazione iso-alfa per i paesi e per le monete:
- una codificazione iso-alfa su due caratteri per i paesi e territori;
- una codificazione iso-alfa su tre caratteri per le monete.
La versione della nomenclatura di paesi e territori per le statistiche del commercio estero della UE e del commercio tra i suoi Stati membri valida a decorrere dal 1 giugno 2005 è allegata al regolamento (CE) n.750/2005 della Commissione, del 18 maggio 2005 (GUUE L 156, del 19 maggio 2005, p.12
Le due codificazioni sono utilizzate per la compilazione delle dichiarazione in dogana (DAU) e delle dichiarazioni di scambio di beni.
(2) I certificati fitosanitari, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza (su richiesta dell'interessato.)
Il Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) si avvale di numerosi organismi sia a livello centrale che territoriale per l'espletamento delle attività di vigilanza e controllo in materia di prodotti fitosanitari.
(3) I certificati sanitari per le carni sono rilasciati dalle ASL di appartenenza – Servizio veterinario. Per esportare animali vivi e prodotti da loro ottenuti, alimenti e mangimi, i produttori italiani devono fornire adeguate garanzie igienico-sanitarie alle autorità dei Paesi importatori. Consultare il sito Ministero della salute.